Una definizione di arte

Dare una definizione di Arte non è semplice. Non perché non ci sia, ma perché ce ne sarebbero davvero molte; perciò non oso nemmeno intromettermi nella faccenda. Il fulcro della questione però può essere il mezzo di espressione scelto per dare forma all’arte. Generalmente quando si parla di vera rivoluzione è sempre la tecnologia più moderna del tempo ad offrire nuove possibilità espressive.

La pittura impressionista ha assunto certe caratteristiche grazie alla messa in commercio dei tubetti di tempera tascabili. L’astrattismo ha iniziato ad esprimere qualcosa di più profondo della “semplice” immagine figurativa perché a mostrare la realtà così com’è ci pensava la fotografia. I Futuristi non avrebbero mai elogiato e rappresentato la velocità se non ci fossero stati i treni, gli aeroplani e tutto il guazzabuglio causato dalla guerra.

Perciò perché non riconoscere che il mondo virtuale è l’espressione del nostro tempo, del nostro presente ed è quel primo passo verso ciò che sarà il nostro futuro?

Si, il videogioco può essere considerato arte.

A volte necessita dei confronti con le altre arti figurative, ma va bene così perché vive sempre di immagini. E di molte altre cose. Perciò può anche essere analizzato a parte, senza dover “rendere conto” a nessun’altra arte. Ricordando però che si tratta comunque di un’industria, dove l’autorialità spesso viene lasciata da parte in favore del marketing. Ci sono comunque esempi molto validi di game designer e software house appassionati, che sanno preparare un prodotto non per il mercato, ma per i videogiocatori, appassionati come loro, talvolta preparati quanto loro, desiderosi di provare una vera esperienza anziché un semplice passatempo tutto lucine colorate e suoni intermittenti.

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