I colori del ritmo

Passando a tutt’altro genere, ci avviciniamo molto di più alla filosofia che sta alla base dello Spirituale nell’Arte di Kandinsky: colore e musica in una irresistibile fusione. Il gioco di THQ, deBlob, fa precisamente questo. Ogni azione compiuta giocando comporta una variazione della musica.

Inizialmente il mondo di gioco si presenta alla vista come una grande città grigia. Il motivo di tale (mancanza di) colorazione viene simpaticamente spiegato da un filmato in computer grafica, in cui delle curiose macchiette di colore antropomorfe (pochissimo antropo, molto morfe) vengono assalite dall’impero Inky, guidato da un feroce nero dittatore. Ma nero davvero, visto che si tratta di una creatura fatta di inchiostro che desidera privare il mondo di tutti i colori. Nintendo la Rivista Ufficiale fa un paragone con i cortometraggi Pixar per la qualità di questa introduzione e dei filmati che si sbloccheranno durante il gioco. Infatti, fin dall’introduzione, immagini e musica si rafforzano a vicenda, rendendo il filmato veramente gradevole e dal ritmo incalzante.

deBlob però si distingue dalla massa principalmente per sue meccaniche di gioco. Il protagonista, a mo’ di spugna, ha la capacità di assorbire il colore intrappolato in speciali taniche sparse per la città e, saltellando da un palazzo all’altro, può ricolorare ogni edificio. Saranno presenti missioni in cui verrà richiesto l’uso di un colore specifico, per esempio l’arancione. Il giocatore dovrà quindi cercare una tanica gialla e una rossa per ottenere la tonalità desiderata. Questo già può bastare per rendere il gioco molto originale, ma non si ferma qui. Ciò che rende l’esperienza unica è quella di “mescolare la foga pittorica del nostro Blob con la colonna sonora di sottofondo.”

Cominciando ogni livello è possibile scegliere una base musicale disco, jazz o funky, all’inizio molto tranquille e quasi silenziose, ma proseguendo con la colorazione degli edifici la musica si arricchirà di nuove tracce musicali, sempre più frizzanti. Inoltre ogni colore assorbito da Blob riproduce anche uno strumento, così una sessione di gioco si trasforma in una vera e propria performance di abilità atletica coniugata con la pittura e l’improvvisazione musicale.

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